mercoledì 24 aprile 2013

CRISI DI COPPIA


E’ noto che, negli ultimi anni, siano aumentati i divorzi e le separazioni, anche in Italia.
Quale effetto può avere sulla psiche una perdita affettiva dovuta a una separazione, divorzio, più o meno precoce?
A livello psicologico la perdita affettiva è un momento sempre delicato e un fattore di rischio per problemi o disturbi psichici.
Le reazioni alla perdita affettiva dipendono dalla personalità di chi subisce la perdita, da precedenti eventi stressanti o traumatici durante la vita, dalle possibilità di accettare gradualmente la nuova situazione, e dalle modalità con cui è avvenuta la perdita.
Più intenso era il legame tra i partner ed eventuali figli della coppia, più i vissuti di perdita saranno dolorosi durante e dopo la separazione.

Che cosa è una coppia?
Una coppia è definita tale quando, a prescindere dal sesso e dallo stato giuridico, condivide tre ambiti:
-quello affettivo-emotivo
-quello sociale
-quello sessuale.
La coppia entra in crisi quando almeno uno dei tre aspetti è costantemente assente o carente, a meno che non si tratti di sintomi che sono compensatori e che insorgono in un momento di stress, come tentativi di soluzione.
La relazione di coppia funzionale si caratterizza per impegno, complicità e fiducia, ma anche da momenti di disimpegno, provocazione, ostilità ed estraniazione, sentimenti ed emozioni in contrasto che convivono e che bisogna saper riconoscere, accettare e gestire.
I problemi ed i disagi sorgono quando si instaurano schemi rigidi di comunicazione e relazione.
L’analisi e la valutazione di coppia riguarda lo spazio relazionale ( tutti i livelli di relazione).
Lo psicologo interverrà nel rapporto di coppia prestando attenzione ai cambiamenti dei livelli emotivo, comportamentale e cognitivo e non trascurerà l’evoluzione del contesto e delle interazioni.
Quando i partner si rivolgono allo psicologo, può essere che abbiano obiettivi differenti.
Ad esempio: uno di loro vuole cambiare e l’altro no; uno vuole incontri individuali ma l’altro no, etc…
A volte uno dei due membri della coppia porta l’altro dallo psicologo, mentre quest’ultimo non vuole il suo aiuto.
Le disfunzioni nascono nei rapporti sbilanciati in modo troppo rigido, con uno dei due che è sempre in posizione dominante e l’altro dipendente, o nei rapporti in cui i membri fanno di tutto per cercare di somigliarsi.
Una coppia entra in crisi quando, a parte i normali momenti di ostilità e incomprensione, vive la ripetitività, la ridondanza, lo stabilizzarsi di modalità connotate da litigi, contrasti, incomprensioni, il costante ripetersi di un tipo di comunicazione.
Per funzionare bene in coppia non bisogna necessariamente funzionare ad ottimi livelli.
Quando la coppia decide di andare dallo psicologo?
Quando ormai essa è abbastanza disfatta.
Nella terapia di coppia l’obiettivo non è sempre “rimettere insieme la coppia”.
A volte, i due partner chiedono di capire se devono rimanere insieme oppure separarsi.
In una coppia ci sono due processi: uno di separazione e uno di unione.
Se la coppia è troppo fusa, si perde il processo di individuazione personale.
Anche fare tutto insieme è pesante, eppure, delle coppie, se non fanno tutto insieme, non si sentono totalmente unite ed hanno paura di disperdersi.
Bisognerebbe accettare l’altro così come è e non cercare di cambiarlo.
Il rapporto di coppia perfetto non esiste.
La coppia non deve necessariamente risolvere ogni problema.
Su cosa deve focalizzarsi lo psicologo in caso di crisi di coppia?
E’ importante, in certi contesti, che non si concentri solo sul passato della coppia, in quanto non risolvibile, ma che veda cosa adesso fa sì che entrambi i partner non riescano a comunicare.
L’incontro con la coppia dura più di un colloquio individuale e di solito la verità sul loro rapporto si sa solo alla fine della seduta.
L’ intervento non è sul singolo problema che la coppia porta, ma è sul suo spazio relazionale e la possibilità di intervenire sulla modalità di comunicazione della stessa, dove, autonomamente, i membri dovranno trovare forme più funzionali di approccio.
In base alla tipologia dei problemi presentati dalla coppia, si impostano gli opportuni percorsi atti al superamento delle incomprensioni tra i suoi membri.
Analizzati gli stati disfunzionali del rapporto in crisi, cambiate le strategie con cui si cercano di superare i problemi, si può assistere a possibili miglioramenti del rapporto tra i due partner.
Purtroppo, non vi sono solo i casi in cui la coppia in crisi supera i problemi grazie anche alla terapia.
Alcune coppie si separano senza riflettere bene su ciò che poi la separazione comporterà nella loro vita, tenendo tutto per sé, per vergogna e paura di essere giudicate, quindi senza rivolgersi ad alcun esperto o almeno ai rispettivi familiari, con conseguenze abbastanza spiacevoli.
Il trauma della separazione dovrebbe essere supportato a livello psicologico, favorendo il cammino di reciproca comprensione degli errori commessi durante la relazione affettiva tra i membri della coppia.
Si immagini una donna che vuole lasciare il proprio compagno dopo molti anni di vita assieme, durante i quali essi hanno avuto dei figli. Lei lo vuole lasciare poiché da tempo si sente trascurata a vari livelli e il suo interesse per il compagno è man mano scomparso; è piena di ostilità e desiderio di troncare la relazione.
Lo dice al suo partner e va via di casa, magari portandosi anche i figli.
Viene spontaneo chiedersi che cosa ne sarà del compagno o, ad esempio del rapporto tra egli e i suoi figli.
E lei, si pentirà della sua decisione?
Anche quando la relazione tra due persone sembra finita, troncarla senza permettere a chi viene abbandonato, di capire meglio la situazione, gli arrecherà un danno psicologico non indifferente.
Allora, soprattutto se si ha in mente di separarsi dal proprio partner, dopo molti anni di vita assieme, e non si è sicuri delle scelte che si stanno per compiere, si consiglia di farsi aiutare con interventi di sostegno psicologico che facciano trovare un percorso di uscita meno doloroso possibile ai principali soggetti coinvolti, prevenendo in essi l’insorgenza di traumi che influenzeranno anche le scelte future.

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