mercoledì 24 aprile 2013

6 CONSIGLI PER DIRLI DI NUOVO "SI" ALL'AMORE


Si potrebbe pensare che sia più facile lasciare, che essere lasciati. Ma non è sempre così semplice! Sul momento, si ha l’impressione di non riuscire più ad alzarsi. Fortunatamente hai ben altro da fare e non c’è tempo per abbatterti… Mostrati decisa a non respingere le frecce di Cupido. Ecco qui « la prova del 6 »!
Dopo aver a lungo riflettuto sul da farsi, hai preso la decisione giusta, l’hai annunciata e accettata. Rompere è il primo passo. Rispettarlo, e ricominciare poi, si rivela essere, talvolta, un vero percorso ad ostacoli. I nostri consigli per smetterla di piangere e cominciare a rialzarsi.

Resistere!

L’hai lasciato… La parte più difficile è andata, o almeno questo è quello che credi. Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, arrivano presto nuove prospettive e punti di vista a tormentarti. Spesso provengono dal tuo entourage più stretto (amici, famiglia e colleghi di lavoro). Alcuni ti sostengono con un « Hai fatto bene, non ti meritava », o un « Ti sei liberata di un bell’impiccio ». Altri al contrario intonano un « Non troverai mai di meglio, era una perla rara… »
Il consiglio: « Queste osservazioni sono il riflesso della tua ambivalenza interiore », nota Patricia Delahaie autrice di « Comment guérir du mal d’amour » (« Come guarire dal male d’amore » [N.d.T.]). Anche se la decisione è maturata nel tempo, una volta consumata la rottura, le domande sulla scelta che hai fatto sono inevitabili. Annotati in un quaderno il perchè hai deciso di rompere, in modo da ricordartene al momento opportuno, rinforzando così la tua scelta.

Scacciare il senso di colpa!

Quando si è già vulnerabile per la rottura, a volte basta un nonnulla perché il senso di colpa invada il tuo spazio vitale. La maggior parte del tempo si manifesta in reazione ad un supposto errore o a rimorsi intimamente legati all’idea che le cose sarebbero potute andare diversamente. Senza dimenticare la reazione del partner, le eventuali telefonate (tutte alquanto infelici) o il suo aspetto da cane bastonato, che non aiutano di certo… Tutto questo può seriamente mettere a dura prova la tua determinazione a voltare pagina.
Il consiglio : « Il senso di colpa va di pari passo con una responsabilizzazione eccessiva» spiega Patrice Delahaie. Forse tendi a sentirti responsabile della gioia e del malessere altrui? A cominciare dal tuo ex… Ma se esiste una responsabilità di cui farsi carico, è quella del tuo benessere. La soluzione migliore è concederti un po’ di tempo per prenderti cura di te stessa. Fai una lista di tutto ciò che non avevi più il tempo o l’energia di fare quando eri in coppia… E impegnati davvero ».

Accettare la sofferenza!

Se ti senti triste, è normale. Essendo ogni tristezza legata all’idea di perdita, la tua rottura ne è molto semplicemente la causa. Siamo tristi perchè qualcosa è cambiato. É una fase transitoria che deve permetterti di accettare la nuova realtà, occorre elaborare il lutto di ciò che non c’è più. Più facile a dirsi che a farsi!
Il consiglio: « Non si lascia solo un compagno, ma un contesto. E che tu sia o meno all’origine della separazione la realtà non cambia » precisa Patricia Delahaie. La cosa migliore da fare è lasciarsi prendere dall’emozione, esprimendola, piangendo… Molto semplicemente, come farebbe un bambino. Senza preoccuparsi di ciò che ci passa per la testa. Le lacrime hanno la funzione di lavarci dagli agenti stressanti che secerniamo quando siamo sconvolti. Possiamo in seguito concederci il lusso di parlarne e di farci consolare finché non emerga nuovamente il desiderio di stare bene.

Lottare contro il fallimento!

Finire una relazione che non è giusta per noi è prima di tutto una vittoria…Tuttavia il senso di fallimento che ne deriva è quasi inevitabile. Avere iniziato questa rottura permette di sentirsi meno minacciati, ma è una tappa che in ogni caso ti rende vulnerabile.
Il consiglio: «  Ci abbiamo creduto ma, alla fine, la sensazione di non avercela fatta prevale » rivela Patricia Delahaie. Ancora una volta, è questione di tempo. Questo momento di confusione va spesso di pari passo con la rottura, ma dovrebbe poi cedere il passo al sollievo di aver fatto la scelta giusta. La soluzione ? Armarsi di santa pazienza! La situazione sfocerà sicuramente in un nuovo benessere e troverai piano piano un equilibrio.

Fare il punto!

Al momento di una rottura la tentazione di fare tabula rasa, e di rifarsi una vita, è forte. Riscrivere la storia della propria vita partendo da zero. In realtà, si tratta piuttosto di continuare a scrivere, tenendo conto degli errori del passato e di ciò che questi ci hanno insegnato…
Il consiglio: La vita di coppia ti ha fatto attraversare diverse prove, qualunque esse siano, che ti hanno fatto crescere. « Fare il punto, a mente fredda, ci fa progredire » suggerisce Patricia Delahaie. Conoscendoti meglio, ti regali nuove chances per andare verso una direzione che ti si addice maggiormente.

Sperimentare l’ottimismo.

Il pericolo, quando si provoca una rottura, è di urlare forte e chiaro « io non ci casco più! ». Protetta dal tuo muro difensivo, rischi di chiuderti ad ogni altro incontro. Ma se invocare l’aiuto di Cupido, subito dopo la rottura, non è consigliabile, il contrario lo è altrettanto.
Il consiglio: Una volta superato il lutto della separazione (un momento diverso e personale per ognuno), mostrati ottimista. Dopo tutto, gli uomini non sono tutti dei vigliacchi, e le donne non sono tutte seduttrici senza cuore. Abbi fiducia, ritrova il piacere d’amare, a cominciare da te stessa, è senza dubbio il modo migliore per incontrare un nuovo amore, questa volta più in sintonia con la tua personalità

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